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Liceo del Made in Italy, crescita lenta

Aggiornamento: 15 apr

II liceo del Made in Italy compie un anno di vita. «Gli ultimissimi dati dicono che gli iscritti sono 500. C'è stato in realtà un aumento del 20% rispetto all'anno scorso, che erano 400 circa». Lo afferma il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. «Quest'anno il liceo del Made in Italy ha avuto più iscrizioni rispetto allo scorso anno. Quindi è stato ben accolto da studenti e famiglie. Noi ci aspettiamo crescita continua anche nei prossimi anni», dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Anche se per Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi, «sembra non esserci al momento un grande feeling, non attrae ancora i ragazzi. Credo che se il ministero dell'Istruzione e del Merito intende favorirlo e promuoverlo ulteriormente dovrà ideare e attuare una campagna informativa più incisiva e attrattiva».

Formare «ambasciatori della bellezza italiana nel mondo», in grado non soltanto di farla conoscere e apprezzare, ma anche di difenderla dalle imitazioni maldestre e da vere e proprie contraffazioni. Nasce con questo obiettivo, il liceo del Made in Italy, da cui uscirà una «nuova classe dirigente» con il compito di «promuovere e valorizzare» le nostre eccellenze. Tuttavia l’obiettivo resta quello di trasmettere agli studenti



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gli strumenti necessari per la ricerca e per l’analisi degli scenari storico-geografici e artistico-culturali nonché della dimensione storica e dello sviluppo industriale ed economico dei settori produttivi delle eccellenze italiane. Il nuovo indirizzo è attivato presso i licei delle Scienze umane-opzione economico sociale, sia statali che paritari. Il piano degli studi prevede, per il primo biennio, 891 ore di lezione all’anno, di cui 132 di lingua e letteratura italiana e 99 per ognuna di queste materie: storia e geografia, diritto, economia politica, lingua straniera 1 e matematica. È previsto anche lo studio di una seconda lingua straniera, della storia dell’arte e delle scienze naturali. Attraverso la Fondazione “Imprese e competenze per il Made in Italy”, sarà inoltre facilitato il rapporto tra la scuola e il sistema imprenditoriale, per favorire il passaggio degli studenti al mondo del lavoro, anche attraverso stage aziendali e Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.

È un percorso molto poliedrico e dovrebbe intercettare un’ampia platea, perché si rivolge a studenti e famiglie che hanno voglia di provare un percorso nuovo. Consolidato dal fatto che, come tutti sappiamo, abbiamo un tesoro, che si chiama, appunto, Made in Italy, che però va promosso e tutelato. Credo che sia attrattivo da questo punto di vista. Perché stiamo parlando di una sorta di “missione” per poter andare nel mondo a promuovere i nostri prodotti e a tutelarli da contraffazioni e anche da campagne sbagliate che spesso vengono fatte per cercare di imitare i nostri prodotti, senza tenere conto che hanno un’unicità di partenza, che non tutti possiedono e fanno proprio la specificità del prodotto italiano. Ci riferiamo non soltanto all’agroalimentare, ma anche al design, alla moda, all’arte, per un contenuto molto ampio, che si declina in tantissimi settori.

Il liceo del Made in Italy non va confuso con i percorsi tecnici e professionalizzanti, che si occupano già di queste tematiche nello specifico. Abbiamo già il percorso della meccatronica, quello della moda, dell’agroalimentare eccetera. Il nuovo liceo deve dare una visione generale e le materie sono propedeutiche a questo. È molto importante, per esempio, lo studio della lingua e letteratura italiana e il piano di studi prevede anche lezioni di storia, geografia, geografia economica, diritto, economia politica, due lingue straniere, informatica e marketing. Abbiamo delle materie che devono dare una forma mentis che poi riesca a far sì che chi si diploma in questo liceo abbia chiare le potenzialità dei nostri prodotti e anche le metodologie per poterli difendere.

In definitiva, quali sbocchi professionali offre agli studenti questo percorso liceale del Made in Italy? Le possibilità sono molteplici. Per esempio, molto consona a questo percorso di studi è frequentare un’Università a indirizzo economico. Ma c’è una grande trasversalità: dal diritto alla comunicazione. Sono molte le strade possibili, perché questo liceo ha una grande capacità di preparare gli studenti su tante tematiche, che hanno questo obiettivo molto ambizioso e utile per la nostra economia e per la nostra cultura. Insomma, dal liceo del Made in Italy usciranno dei nuovi ambasciatori della bellezza italiana. Della bellezza e della qualità dei prodotti e dell’inventiva italiana nel mondo.

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