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Si รจ parlato di pasta e di Made in Italy al Premio della Fondazione Agnesi

Il Premio del Museo delle Paste Alimentari della Fondazione Vincenzo Agnesi quest'anno ha celebrato 25 anni e la cerimonia di premiazione รจ stata occasione per parlare del Made in Italy, di cui la pasta รจ uno dei principali baluardi.


Si eโ€™ tenuta lo scorso 3 aprile a Roma, nella stupenda location di Palazzo Wedekind, la 25esima edizione del Premio Nazionale del Museo delle Paste Alimentari della Fondazione Vincenzo Agnesi.

Io sono pasta, eโ€™ il tema di questa edizione del Premio che, come ha commentato il Prof. Alberto Falini, Presidente della Fondazione, ricorda la massima di Feuerbach โ€œsiamo ciรฒ che mangiamoโ€, richiamandoci ad una riflessione sul nostro rapporto con il cibo.

Al premio hanno concorso 600 lavori tra articoli giornalistici, video, foto, podcast, con una partecipazione che sta crescendo di anno in anno.

Premio del Museo, senza museo, fu detto anche nella scorsa edizione ma si sta lavorando per fare in modo che il museo prenda vita e forma. โ€œDobbiamo fare il Louvre della pastaโ€, eโ€™ stata lโ€™incitazione di Maddalena Fossati Dondero, direttrice della storica rivista La Cucina Italiana, intervenuta come relatore della tavola rotonda che ha preceduto la cerimonia di assegnazione dei premi.

A tal riguardo, il Prof. Falini, ha auspicato la nascita di โ€œunโ€™aggregazione di altre forme museali e di diverse imprese verso una forma di coopetitionโ€ฆNon un nuovo museo ma un museo nuovo, unโ€™occasione per integrare la mission istituzionaleโ€ nella convinzione delle ricadute istituzionali e commerciali che il progetto potrebbe avere, baluardo, insieme ad altri, del Made in Italy, che nella pasta trova un suo simbolo di valore internazionale concreto.

Il Presidente della Commissione Attivitร  Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, A. L. Gusmeroli, intervenuto al Premio, anche in riferimento alla recente notizia dellโ€™aumento dei dazi negli USA, ha sottolineato โ€œquando il nostro Paese trova un nuovo mercato dove far conoscere le eccellenze del Made in Italy, queste poi non vengono piรน abbandonate. (โ€ฆ)Eโ€™ nei momenti di difficoltร  che bisogna tornare ad essere orgogliosi delle nostre aziende e dei nostri prodotti. (โ€ฆ) In questi momenti non bisogna dimenticare che il ns. Paese, pur nelle difficoltร  e nelle complicazioni che ogni giorno deve affrontare, riesce ugualmente ad essere tra i primi 7 industrializzati al mondoโ€.

E per continuare a crescere e ad essere competitive, le aziende italiane devono riuscire โ€œa prendere le opportunitร  che ci saranno nel futuro. Lโ€™Europa e lโ€™Italia sono in ritardo nellโ€™applicazione dellโ€™Intelligenza Artificiale, siamo ancora troppo concentrati sul normare piuttosto che sul fareโ€. Il 61% delle grandi aziende giร  utilizza lโ€™IA, solo il 16% di quelle piccole lo fanno. Quelle che usano lโ€™Intelligenza Artificiale hanno un vantaggio competitivo in piuโ€™.

Allโ€™intervento del Dott. Gusmeroli ha fatto seguito quello del Dott. Marco Lupo, Capo Dipartimento Sovranitaโ€™ alimentare e Ippica del Ministero dellโ€™Agricoltura che, riguardo a quali politiche debbano essere attuate per mantenere il primato e continuare a promuovere il Made in Italy ha confermato il sostegno del Governo al settore agroalimentare, sostenendo altresรฌ la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dellโ€™UNESCO.



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โ€œLa pasta, in particolare, รจ un pilastro del nostro agroalimentareโ€, ha sottolineato, โ€œcon circa 600miliardi di euro di valore di produzione ed una quota export di oltre 70 miliardi, rappresenta il secondo prodotto italiano piuโ€™ esportato allโ€™estero dopo il vinoโ€.

โ€œSerenitร , compattezza e determinazione per affrontare questo periodoโ€, ha chiosato Lupo, ricordando che โ€œil settore enogastronomico si eโ€™ sempre dimostrato molto resilienteโ€ ma sottolineando anche la necessitaโ€™ di un cambiamento della politica a livello europeo affincheโ€™ i nostri prodotti non vengano penalizzati da iniziative come quella del nutri-score.

A proposito della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dellโ€™Unesco, di cui la giornalista Maddalena Fossati Dondero, direttrice de La Cucina Italiana, eโ€™ stata la prima ideatrice e promotrice, โ€œcon un atto di coraggio e anche di incoscienzaโ€, commenta che "non stiamo candidando una ricetta, ma unโ€™identitร  collettiva. Un Paese che si riconosce nei suoi saperi e sapori ha piรน strumenti per difendersi anche economicamente. รˆ una carezza di autostima, ma anche un volano per la valorizzazione internazionale della filiera agroalimentare". Il voto รจ atteso tra il 9 e il 12 dicembre 2025 a New Delhi.

La pasta, celebrata attraverso il Premio, dimostra, essa stessa, di essere un alimento sempre al passo con i tempi nonostante rappresenti la nostra tradizione culinaria. Lo ribadisce il Dott. G. Dalbon Direttore Ricerca e Tecnologia del gruppo De Cecco. โ€œInnovare รจ la capacitร  di mantenere la tradizione. Se riusciamo a mantenere le metodiche di lavorazione piรน particolari, eโ€™ piรน difficile essere copiati. Per questo bisogna mantenere i valori della tradizione. La mia azienda in questo รจ stata molto valida.

Noi facciamo innovazione nel rispetto della tradizione. Un esempio eโ€™ un prodotto nato di recente: una pasta proteica che offre lโ€™ effetto sinergico di proteine del grano e proteine dei legumi (tot. 30%), con il 7/8% di fibre e il 30% di carboidrati in meno rispetto alla pasta normale. Un prodotto per mangiare bene, insomma, senza rinunciare alla pastaโ€.

Il Dott. C. Soldi della Giunta Nazionale di Confagricoltura ha posto lโ€™accento sulla necessitaโ€™ di un sostegno ai produttori di grano. โ€œLโ€™ Italia eโ€™ il primo produttore europeo di grano. Assistiamo ad una diminuzione del prezzo (-10%) mentre i costi restano elevati e costanti. Questo รจ un problema. Lโ€™invito eโ€™ al Governo a continuare nelle politiche agricole di semplificazioneโ€. Anche per il Dott. Soldi, lโ€™accento, per il futuro, eโ€™ su innovazione, agroanalytics, biological, tecnologia, Intelligenza Artificiale, strumenti che non possono che migliorare la redditivitร .

Eโ€™ incentrato proprio sul tema dellโ€™innovazione lโ€™intervento dellโ€™Ing. Gionata Fiorentini, che con la startup DNCubed porta la tecnologia al servizio dellโ€™agricoltura, affincheโ€™ i coltivatori possano prendere decisioni piรน informate, risparmiare risorse ed accedere a credito e coperture assicurative.

Una soluzione alla portata anche dei piccoli agricoltori, dunque ideale anche per il contesto italiano, caratterizzato da unโ€™agricoltura molto parcellizzata.

โ€œLโ€™abbiamo definita yield intelligence e risk management agricolo. La predittivitaโ€™ della produzione eโ€™ fondamentale per fornire dati a banche ed assicurazioni, che possono valutarli per concedere linee di credito e polizze assicurative. Lโ€™Italia eโ€™ la quarta potenza agricola del mondo, con 103milioni di โ‚ฌ, pari al 3,2% del PILโ€. In questo contesto, innovare per competere eโ€™ un imperativo ma cโ€™eโ€™ molto ancora da fare: โ€œper investimenti in innovazione lโ€™Italia รจ decima con 297 startup e gli investimenti sono prevalentemente privatiโ€. Un trend che va dunque cambiato.


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