POMODORO CANNELLINO IN TUTTE LE SALSE!
- Valentina Tafuri - https://www.linkedin.com/in/va

- 18 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Una giornata di celebrazione della coltivazione tipica del Pomodoro Cannellino Flegreo, in un tour sospeso tra gastronomia ed archeologia.
Si è svolto ieri il Pomodoro Cannellino Flegreo Tour 2025, che ha visto giornalisti ed esperti di enogastronomia in visita al Parco Archeologico dei Campi Flegrei a Cuma, prima e alle piantagioni di pomodoro dell’azienda Cumadoro, che ha organizzato l’evento, dopo, seguito dalla degustazione del Pomodoro Cannellino Flegreo declinato in tantissimi piatti e varianti, dal primo al dessert.
Un prodotto locale risalente alla fine dell’800 e non ibrido, ha sottolineato l’agronomo Michele Atonna, i cui semi vengono recuperati attraverso un processo di selezione dei pomodori migliori e poi essiccati al sole e conservati in luoghi asciutti e ventilati e successivamente reidratati per la semina dall’azienda Cumadoro del gruppo Tammaro.
Un pomodoro caratterizzato dalla forma oblunga ma leggermente strozzata al centro, da una buccia molto sottile, che non richiede pelatura e soprattutto da un gusto che risente dell’influenza della posizione in cui viene coltivato, accarezzato dalla brezza marina, cresciuto su un terreno lavico e sabbioso. Il gusto del vero pomodoro di una volta, in equilibrio tra acidità, dolcezza e sapidità, si presta alla realizzazione di conserve, passate, pacchetelle, confetture extra. Ancora coltivato e raccolto a mano, le vigorose piante raggiungono l’altezza di 1,70 m circa e fruttano tra i 3,5 ed il 4 Kg ognuna.
Una delizia locale con aspirazioni internazionali, il Pomodoro Cannellino è già esportato anche all’estero ma necessita di essere preservato e valorizzato.
E’ per questo motivo che il 17 luglio, in occasione del press tour, è stato anche siglato il primo atto per il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta DOP con la costituzione del Comitato Promotore di cui Generoso Colandrea, è primo presidente, Vincenzo Tammaro, vicepresidente e Giovanni Tammaro, Vincenzo Di Meo, Nicola Laezza, Giuseppe Lanni e Ciro, Emilio e Franco Pignata sono gli altri membri.

Il tour è stata anche l’occasione di conoscere, con una guida d’eccezione, il Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei Dott. Fabio Pagano, il Parco di Cuma con l’Antro della Sibilla e la la Città Bassa, con le Terme del Foro, l’area dell’abitato greco-romano e la necropoli monumentale della Porta Mediana, non ancora accessibili al pubblico e mostrate in anteprima a pochi fortunati.
Qui è stato possibile vedere la tomba detta “del banchetto dell’eternità”, per le scene di banchetto affrescate sulle pareti rinvenute durante gli scavi, che hanno anche evidenziato stratificazioni ed interventi diversi, di cui alcuni effettuati da “tombaroli” che hanno depredato i tesori e le testimonianze conservate in questi luoghi.
E giustapposti al Parco, i filari di pomodori, un esempio di come il paesaggio possa sposare senza contrasti ma anzi, in maniera molto armonica, reperti carichi di storia e di cultura con l’ agricoltura.
Per questa lieta e suggestiva convivenza Giovanni Tammaro ha ringraziato il Direttore Pagano, sottolineando che gli sforzi fatti negli ultimi anni per salvaguardare questa coltura autoctona vengono ripagati dalla crescita degli ettari ad essa dedicata e dal coinvolgimento di nuovi agricoltori, tant’è che dall’anno in cui questa attività di recupero è iniziata, nel 2017, con 5 ettari di coltivazioni, si è oggi arrivati a circa 55 ettari coltivati a Pomodoro Cannellino Flegreo.

Infine la degustazione ha visto impegnate diverse aziende locali, ristoranti, pizzerie, attività ricettive, impegnate a proporre il Pomodoro Cannellino nelle più svariate versioni, come la Pizza Scarpariello di Pizzaingrammi o quella Solare di Re Impasto di Arzano o la mezza manica con pesto di cozze di Bacoli, pomodoro cannellino flegreo, nocciole di Giffoni denominata Cannellino On The Road della Bakery Caliendo di Casalnuovo. Dal Bacio Cannellino, con biscuit al pomodoro cannellino flegreo, cremoso alla vaniglia e profumo di basilico, confettura Cumadoro e glassa lucida vegetale di Grajales di Pozzuoli a Na Caprese (pomodoro cannellino flegreo alla brace, latticello di bufala spuma di basilico crumble di origano) di Essencia di Napoli, fino al Sorbetto Flegreo di Pomodoro Cannellino Flegreo appoggiato in quenelle su un crumble di pane al cioccolato amarene e scaglie di cioccolato fondente di Don Salvatore di Monte di Procida.
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