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"Il futuro del racconto รจ meraviglia: Wondermag si presenta da Cilento Tastes"

Aggiornamento: 7 apr




Il workshop โ€œLa comunicazione enogastronomica del Made in Italyโ€ da destra Valentina Tafuri (giornalista), Silvia Malandrin (editrice WonderMag); Paolo di Giannantonio moderatore dell'evento, Maurizio Carucci (Direttore WonderMag)
Il workshop โ€œLa comunicazione enogastronomica del Made in Italyโ€ da destra Valentina Tafuri (giornalista), Silvia Malandrin (editrice WonderMag); Paolo di Giannantonio moderatore dell'evento, Maurizio Carucci (Direttore WonderMag)

A cura di Maurizio Carucci (Direttore)


Dal Cilento parte una nuova voce per raccontare il Made in Italy. Si chiama Wondermag, ed รจ un magazine digitale nato per dare spazio allโ€™ordinario che sa sorprendere, alle meraviglie dei territori, ai protagonisti dellโ€™enogastronomia, della cultura e dellโ€™impresa che fanno grande lโ€™Italia nel mondo.

Il debutto รจ avvenuto nellโ€™ambito di Cilento Tastes, durante il workshop โ€œLa comunicazione enogastronomica del Made in Italyโ€, moderato dal giornalista Paolo Di Giannantonio, che ha guidato un confronto vivace e autentico sul ruolo dellโ€™informazione e della narrazione nel valorizzare il territorio. Unโ€™occasione importante, ospitata nella suggestiva cornice dellโ€™ex Tabacchificio NEXT di Capaccio Paestum, per parlare non solo di cibo, ma di cultura, identitร  e futuro.


Da sinistra Ida Paradiso (esperta di Food Marketing, Paolo Di Giannantonio), Alfonso Sarno (scrittore)
Da sinistra Ida Paradiso (esperta di Food Marketing, Paolo Di Giannantonio), Alfonso Sarno (scrittore)

Nel corso dellโ€™incontro, lโ€™Assessore regionale al Bilancio Franco Picaroneย ha sottolineato lโ€™importanza di strumenti concreti per tutelare le eccellenze campane: โ€œLa Campania puรฒ vantare numerosi beni materiali e immateriali riconosciuti dallโ€™Unesco e 610 prodotti agroalimentari tradizionali, il numero piรน alto in Italia. Ma servono piattaforme, storytelling e tracciabilitร  per proteggerli e valorizzarli davveroโ€.

Silvia Malandrin, editrice di Wondermag, ha raccontato con grande passione e sinceritร  la genesi del progetto editoriale. "Siamo un poโ€™ folli โ€“ ha esordito sorridendo โ€“. In un momento cosรฌ critico per lโ€™editoria, in cui si tagliano redazioni e si rincorre la notizia โ€˜usa e gettaโ€™, abbiamo sentito il bisogno profondo di creare uno spazio diverso. Un giornale online che sappia rallentare il ritmo, dare respiro alle storie, raccontare il Made in Italy con profonditร  e meravigliaโ€.

Wondermag nasce, ha spiegato, come risposta a una necessitร  concreta: quella di tornare a guardare lโ€™Italia con occhi curiosi, restituendo centralitร  a ciรฒ che spesso passa inosservato. โ€œVogliamo dare voce ai territori, ai produttori, ai mestieri antichi e alle nuove visioni, mantenendo sempre un equilibrio tra la concretezza del quotidiano e lo stupore che ancora โ€“ per fortuna โ€“ sanno regalarci i sapori e i luoghi, le persone, i gesti.โ€

Il progetto, ha aggiunto Malandrin, non vuole essere soltanto una testata, ma un laboratorio narrativoย che unisce giornalismo, cultura, impresa e innovazione. Un invito a riscoprire il Paese attraverso uno sguardo autentico, gentile e appassionato.

Anche la giornalista Valentina Tafuriย ha evidenziato quanto oggi sia fondamentale โ€œfare rete โ€“ ha dichiarato โ€“ per raccontare i tanti campanili, le culture locali, le tradizioni che rendono lโ€™Italia un mosaico di meraviglie, sotto il sovra-marchio "Made in Italy" . Ogni territorio ha una storia che merita di essere ascoltata, ma spesso resta isolata, dispersa. Il giornalismo puรฒ e deve essere un valore aggiunto, un collante che unisce e dร  voce a chi lavora ogni giorno per mantenere viva la propria identitร  culturaleโ€, continua โ€œSiamo in un momento storico complesso, segnato da guerre commerciali, dazi e concorrenza sleale. Per questo รจ ancora piรน urgente costruire una narrazione credibile, rigorosa e partecipata, che tuteli il Made in Italy e ne faccia percepire il vero valore. Comunicare bene oggi significa sostenere le nostre filiere, i nostri produttori, il nostro patrimonio culturaleโ€.


Con l'Assessore Picarone ( a destra) Presidente Commissione Bilancio Regione Campania
Con l'Assessore Picarone ( a destra) Presidente Commissione Bilancio Regione Campania

A queste riflessioni si รจ unita Ida Paradiso, esperta di food marketing, โ€œBisogna cominciare a raccontare la storia delle aziende con professionalitร  โ€“ ha sottolineato โ€“. Oggi assistiamo a un vero e proprio abuso del termine storytelling, spesso ridotto a slogan vuoti o narrazioni generiche, senza radici nella realtร . Ma non si puรฒ raccontare un prodotto senza conoscerlo, senza averne studiato il processo produttivo, le persone che ci lavorano, la storia che lo ha portato fin lรฌ. La narrazione autentica nasce dalla competenza e dalla cura, non dallโ€™improvvisazioneโ€. Per Alfonso Sarno, giornalista enogastronomico, โ€œLe donne cilentane โ€“ ha raccontato โ€“ sono le vere custodi della memoria gastronomica del territorio. Sono loro ad aver conservato, spesso in silenzio e con grande dedizione, le ricette di famiglia, i segreti della stagionalitร , la cura degli orti, la scelta dei prodotti migliori. Non รจ solo una questione di cucina: รจ una forma di resistenza culturale, un modo di preservare lโ€™identitร  di un popolo. Anche perchรฉ il cibo va gustato prima con la mente, e ogni piatto racconta una storia, un paesaggio, una visione del mondoโ€. Infine Fabio Amato โ€œI new media sono fondamentali per trasmettere le storie di un territorio e di un prodotto. Attraverso i social possiamo raccontare in modo diretto, emotivo e coinvolgente ciรฒ che rende un luogo unico. Con La cucina di Fabiuccio, ho cercato di unire tradizione e semplicitร , valorizzando ricette e sapori autentici. Alcuni contenuti hanno raggiunto anche sei milioni di visualizzazioni in tutto il mondo. Questo dimostra che lโ€™interesse per la nostra cultura gastronomica รจ fortissimo, basta saperla raccontare nel modo giustoโ€.


Wondermagย รจ questo: una finestra sullโ€™Italia che incanta, un ponte tra tradizione e innovazione, tra chi produce valore e chi ha voglia di scoprirlo.


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