Una Borsa piena di turismo
- Maurizio Carucci

- 15 ott 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 22 ott 2024
La Bmta-Borsa mediterranea del turismo archeologico, giunta alla sua XXVI edizione, in programma a Paestum (Salerno) dal 31 ottobre al 3 novembre prossimo, dopo oltre 25 anni si conferma come evento unico a livello internazionale nel suo genere, nonché appuntamento ormai irrinunciabile per archeologi e operatori turistici e culturali non solo dei Paesi del Mediterraneo, che si incontrano per discutere di fruizione, gestione, valorizzazione del patrimonio archeologico e di turismo culturale. Dal 2021 la Borsa viene ospitata - grazie al Comune di Capaccio Paestum - presso il Next, ex Tabacchificio Cafasso, sito di archeologia industriale risalente agli anni Venti, quando vi lavoravano 300 tabacchine e dove in occasione dello sbarco a Paestum del 1943 ebbe sede il comando degli Alleati, che poi il critico d’arte e filosofo Gillo Dorfles definì “simbolo della Piana del Sele” e oggi riqualificato per ospitare manifestazioni fieristiche. Qui, in occasione della prossima Bmta, si terrà il più grande salone espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico, con la partecipazione di istituzioni, Regioni e Comuni, organizzazioni di categoria, associazioni professionali e culturali, aziende e consorzi turistici.
Tutto inizia prima del 1998, quando il sito archeologico di Paestum viene candidato a Patrimonio dell’Umanità Unesco, circostanza che fa scattare l’intuizione in Ugo Picarelli, fondatore e direttore della Bmta, il quale pose le basi per un evento di grande respiro che potesse accompagnare il processo di valorizzazione dell’area archeologica, la cui notorietà era surclassata di gran lunga dal brand della mozzarella di bufala. E a 26 anni di distanza rimane l’unico appuntamento di incontro tra domanda e offerta per tutte le destinazioni turistico-archeologiche a livello internazionale. Obiettivo della Bmta è sempre stato, partendo dal sito dell’antica Poseidonia della Magna Grecia, quello di promuovere anche le bellezze del Mezzogiorno d’Italia e del nostro “Bel Paese”, un “museo a cielo aperto”, favorendo e facendo crescere soprattutto l’offerta turistica del Sud in ambito culturale.
Il salone espositivo – suddiviso in 16 sezioni - trova ubicazione in oltre 5mila metri quadrati coperti. Un fiore all’occhiello della Bmta è sicuramente la mostra “ArcheoVirtual”, innovativa esposizione internazionale, che negli anni ha ospitato le tecnologie multimediali, interattive e virtuali più all’avanguardia, attraverso applicazioni interattive con il pubblico. Ma, anche i “Laboratori di Archeologia Sperimentale”, rappresentazione concreta di edutainment, forma di intrattenimento finalizzata sia a educare che a divertire a tutte le età attraverso la riproduzione delle tecniche usate dall’uomo per realizzare i manufatti di uso quotidiano, dalle armi agli utensili, ai materiali. “ArcheoIncoming” è dedicato ai tour operator specialisti delle destinazioni turistico-archeologiche per intercettare la domanda di prossimità nazionale, mentre “ArcheoIncontri” è il luogo per conferenze stampa e presentazione di progettualità. “ArcheoLavoro”, a cura delle Università, è dedicato all’orientamento post diploma e post laurea degli studenti, mentre negli “Incontri con i Protagonisti” il grande pubblico entra in contatto con i noti divulgatori della TV.
Da anni la Bmta persegue la valorizzazione del patrimonio archeologico delle aree interne, definito spesso a torto “minore”, attraverso la proposta di un collegamento in rete delle stazioni ferroviarie dei piccoli comuni, con treni regionali o anche con l’utilizzo dei treni storici, con l’ausilio di link navetta dedicati al trasporto su gomma per raggiungere i siti culturali limitrofi, offrendo anche la possibilità di noleggiare, presso le stesse stazioni, auto e bike elettriche, o intraprendere un cammino lungo i sentieri del Cai, o una passeggiata di turismo equestre. La proposta, finalizzata a valorizzare le destinazioni italiane minori con borghi, musei civici e monumenti storici di richiamo, intende mettere al centro dei circuiti turistici e riqualificare la loro offerta in una chiave di sostenibilità, anche per combattere l’overtourism e dirottare il sovraffollamento lontano dai grandi centri. WM
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