Birra Peroni, la sostenibilità è il futuro del "made in Italy"
- Maurizio Carucci
- 12 mar
- Tempo di lettura: 4 min

Favorire il dialogo tra istituzioni, esperti e aziende sul tema della sostenibilità come volano di crescita del made in Italy. Con questo obiettivo si è svolto nella cornice della Galleria del Cardinale Colonna a Roma, La competitività del made in Italy: il ruolo della sostenibilità, il convegno organizzato da Birra Peroni.
Moderato dalla giornalista e conduttrice radio e tv Rai Chiara Giallonardo, insieme con Federico Sannella, direttore Corporate affair di Birra Peroni, al dibattito sono intervenuti Vannia Gava, viceministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Luca De Carlo, presidente commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato e Ilaria Ugenti, Corporate reputation service line leader di Ipsos.
«Il paradigma della sostenibilità è radicalmente cambiato in questi ultimi dieci anni: da strumento di ''filantropia'' si è trasformato in un vero e proprio asset di business, un valore insito nel prodotto finale di un'azienda e della sua reputazione, soprattutto quando si pensa al made in Italy - ha aperto il dibattito Sannella -. Sempre di più nell'industria del nostro Paese, infatti, la sostenibilità sta assumendo un ruolo chiave, diventando una leva di competitività imprescindibile: investire su questi aspetti ci permette di anticipare e mitigare rischi di business, di preservare la qualità che contraddistingue la nostra offerta, di studiare e implementare soluzioni di efficientamento del business e, non da ultimo, di portare ai consumatori un prodotto più vicino alle loro esigenze, in tutto il mondo».
A presentare il ruolo di rilievo che i consumatori riconoscono alla sostenibilità una ricerca Ipsos. Ugenti ha mostrato come l'attenzione sia cresciuta negli anni e che per il 96% delle intervistate e degli intervistati rappresenti un elemento chiave per la competitività. Secondo la ricerca, infatti, da un lato la sostenibilità permette di accrescere l'eccellenza, la qualità e la sicurezza dei prodotti dall'altro di valorizzare sul mercato le aziende che dimostrano ottime prestazioni in ambito ambientale ma anche sociale ed economico, a beneficio della reputazione del made in Italy nel mondo. Lavorare sulla sostenibilità diventa quindi sempre più cruciale per le aziende italiane, come ha confermato anche Valentini: «Birra Peroni, marchio storico italiano fondato nel 1846, rappresenta un autentico emblema del made in Italy nel mondo. Riconosciuta ufficialmente come marchio storico di interesse nazionale, l'azienda ha saputo coniugare tradizione e innovazione, esportando più di due dei suoi oltre sei milioni di ettolitri di produzione annuale. La sostenibilità è diventata parte integrante della lungimirante strategia aziendale e vorrei aggiungere come elemento cruciale per garantire la competitività del made in Italy negli anni a venire, per questo il ministero continua a supportare con programmi specifici le aziende che innovano in questo senso e che favoriscono qualità, tutela delle risorse e crescita economica».
Due le grandi sfide di sostenibilità che in questo momento vedono impegnato il settore agroalimentare: la tutela della risorsa idrica e l'evoluzione dell'agricoltura e della sua filiera. «Aziende come Birra Peroni, che hanno investito in tecnologia e sostenibilità, sono oggi un modello di innovazione e d'avanguardia - ha affermato Gava -. Il nostro compito è sostenerle, non solo con investimenti, ma anche semplificando le norme. L'acqua è una risorsa strategica: con oltre quattro miliardi del Pnrr destinati a reti idriche e depurazione, il decreto siccità e il Pnissi - il più grande piano nazionale per la sicurezza del settore, 12 miliardi di euro per 500 interventi - stiamo rafforzando l'infrastruttura idrica del Paese. Stiamo inoltre finalizzando il regolamento sulle acque reflue, con maggiori investimenti nel riuso, di cui gli agricoltori saranno i primi beneficiari, e cominciamo a parlare concretamente di desalinizzazione. Anche il costo dell'energia incide sulla competitività, mettendo in difficoltà imprese e famiglie. Per questo servono sì misure immediate ma, soprattutto, una strategia di lungo periodo che, oltre alle rinnovabili, includa il nucleare come terza via per la decarbonizzazione. Il futuro del Paese dipende da scelte coraggiose: il governo è al fianco di chi investe e innova per costruire un'Italia più sostenibile e competitiva».
Investendo in nuove tecnologie, riducendo gli sprechi e favorendo il dialogo con partner e istituzioni locali, negli ultimi dieci anni Birra Peroni ha ridotto del 10% i propri prelievi idrici per ettolitri di birra prodotta. Contestualmente, l'azienda è da anni impegnata in prima linea anche nell'ambito dell'agricoltura, attraverso il suo centro di eccellenza - Campus Peroni. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, Università, esperti e start-up, Birra Peroni è diventata un riferimento nella promozione della cultura della qualità, dell'innovazione e della sostenibilità lungo la filiera con oltre 2mila agricoltori e non solo.
«Questo di Birra Peroni è l'esempio di un modello virtuoso che va nella direzione di un'agricoltura sostenibile e soprattutto moderna, produttiva, volta al futuro e vicina agli agricoltori. L'agroalimentare è il cuore pulsante della nostra economia e del made in Italy, per questo ci siamo battuti con forza in Europa per una revisione della Pac-Politica agricola comune che mettesse nuovamente al centro chi produce, dando strumenti reali per affrontare le sfide ambientali e di mercato, senza imposizioni ideologiche che rischiano di penalizzare la produttività e la competitività delle nostre imprese agricole», ha concluso De Carlo.
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