Adotta un letto. Lanciata una raccolta fondi per la RSA di Ponte di Legno
- Valentina Tafuri - https://www.linkedin.com/in/va
- 30 ago
- Tempo di lettura: 3 min
Con una storia lunga oltre 100 anni di accoglienza e cura, la ora RSA Mons. Giacomo Carettoni di Ponte di Legno, in provincia di Brescia, fatica ad assicurare l’accoglienza ad oltre 40 malati.
«Senza il sostegno, fondamentale, della Regione Lombardia, solo 40 degli 82 letti, resi disponibili dopo la realizzazione della nuova sede, sono a budget», ci spiega Danila Maculotti, Direttrice Generale della struttura. «Questo significa», continua «che le risorse non sono sufficienti per pagare il personale che deve assicurare i servizi assistenziali ai nostri anziani ospiti, persone non autosufficienti che potrebbero essere i nostri nonni, i nostri genitori, i nostri fratelli e sorelle».
L’esito delle audizioni avute in Regione Lombardia per ottenere il budget per continuare a poter garantire la piena capacità di accoglienza della RSA sono stati negativi nonostante la struttura, che serve l’Alta Val Camonica al confine con il Trentino Alto Adige, abbia un’importanza rilevante per gli abitanti della zona.

«Siamo un paese di anziani», commenta la Maculotti, «e la richiesta di strutture come la nostra è altissima. Abbiamo una lista d’attesa piena al 100% ed il tasso di occupazione dei nostri posti letto è del 95% ma continuare è davvero difficile in questa situazione».
Oltre alla difficoltà di reperire personale infermieristico, una problematica comune a tutta l’Italia ma ancora più evidente in questa Valle, dove gli affitti sono alti tanto da aver spinto la RSA a garantire un alloggio a due infermieri presso la casa canonica del parroco in un paese vicino, il problema principale è la mancanza di fondi.
«Vogliamo mantenere uno standard alto di assistenza che significa dare dignità a queste persone che hanno fatto la storia del nostro paese. Anche dal punto di vista retributivo i nostri contratti sono più alti della media ma con 79 dipendenti, inclusi gli amministrativi, attivi su turni h24, da soli non possiamo farcela. Certo il Comune ed altri Enti ci sostengono ma non basta. Ci avvaliamo dell’aiuto di volontari ma pare che anche questo settore sia in crisi, a mancare all’appello sono soprattutto i giovani».
Per questo Danila Maculotti ha messo in campo uno strumento piuttosto diffuso, quello del crowdfunding, applicandolo alle esigenze della RSA che dirige ed ha lanciato l’iniziativa “Adotta un letto”.

«Qualcuno mi suggerisce di risolvere il problema aumentando il costo della retta», ci racconta la, «ma vengo da una formazione infermieristica e la mia vocazione è all’aiuto. Ora che ho un ruolo manageriale, anche se continuo ad agire con il cuore, devo far quadrare i conti ma sono sempre la Danila che mette le persone prima di tutto e da qui nasce l’appello ad adottare un letto. Non è giusto che, come in un caso realmente accaduto, se si ammalano entrambi i coniugi di Alzheimer, questi non possano essere assistiti degnamente se la loro pensione non è sufficiente».
Per questo, se metà dei letti della RSA hanno un budget, per gli altri è necessario un gesto di solidarietà e di vicinanza, anche piccolo, facendo una donazione tramite la piattaforma GoFundMe al link https://www.gofundme.com/f/adotta-un-letto-sostieni-la-rsa-di-ponte-di-legno.
Possono contribuire i privati ma ovviamente anche le aziende che, sempre più richiamate alla propria responsabilità sociale, potrebbero trovare in questa iniziativa un modo concreto di incidere sulla società.
«Ci auguriamo che la campagna “Adotta un letto” possa anche smuovere qualcosa in Regione Lombardia. Questi fondi sono necessari per pagare gli infermieri, per acquistare materiale e dispositivi, insomma per fare in modo che le persone fragili che si rivolgono a noi per occupare i restanti 42 letti possano ricevere la giusta assistenza, che significa anche preservare la dignità della persona oltre che la sua salute».
All’appello si unito anche Omar Pedrini. Il cantautore bresciano ha infatti rilanciato l’invito a contribuire alla raccolta fondi attraverso la sua pagina Facebook.
La RSA sorge inoltre in una località, Ponte di Legno, appunto, rinomata per il turismo invernale ma molto frequentata anche in estate, dove, in alta stagione, la popolazione passa da neanche 1.800 abitanti a 35.000 presenze «se ognuna di queste persone donasse anche solo 5€, avremmo già risolto qualche problema», chiude scherzando - ma non troppo - la Maculotti. A volte basta davvero poco.
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